giovedì 2 settembre 2010

La banca consulente finanziario? Ma non fatemi ridere....

Leggo spesso riviste specializzate in materia di investimenti,finanza e fondi di investimento. Da qualche tempo c'è un tema molto 'cool' che compare pressoché ovunque.

Prima di dirti qual è ti spiegherò che cos'è l'open architecture. Da qualche anno le banche hanno iniziato a vendere fondi gestiti da società terze, autonome rispetto all'istituto stesso. Così al Sanpaolo troverai i fondi Morgan Stanley oppure i Fidelity e così via.

Questo allargamento dell'offerta di fondi e servizi di investimento è senza dubbio un fatto positivo. Nessun gestore è bravo per sempre e nessun operatore è bravo ovunque.
La possibilità di spaziare tra diverse 'case' rappresenta in effetti un valore aggiunto per te.

I problemi che l'architettura aperta comporta però sono due:

1) è impossibile conoscere tutta l'offerta di investimenti finanziari disponibili 'a catalogo'.Così a fronte di un catalogo prodotti molto ampio, il tuo interlocutore bancario ti consiglierà sempre quei tre o quattro fondi di investimento che conosce meglio (e che sono più remunerativi per lui)

2) il servizio che ti sta offrendo, spacciato per consulenza, non è efficiente.
Qui viene il bello. Come ti dicevo all'inizio le banche stanno progettando dei servizi di consulenza, dicendo ai clienti: 'abbiamo i migliori prodotti', 'siamo indipendenti' e così via.

La realtà è però un'altra. La banca è un venditore multimarca che può collocare prodotti di società diverse, per cui le possibilità di scelta ricadranno sempre e comunque tra quelle possibili e convenienti per l'intermediario.

Nessuno ti dirà ad esempio di comprare gli ETF, nessuno ti proporrà di costruire un portafoglio prudente utilizzando i CCT e i BTP€i.

Il consulente bancario, al contrario, ti proporrà un fondo di investimento a basso rischio. Magari il migliore che lui ha, ma pur sempre un prodotto inefficiente perché troppo costoso.

In Italia il sistema finanziario è 'bancocentrico' nel senso che ruota intorno all'operatore creditizio. Alcune SIM di consulenza sono diventate banche per dare un'impressione di maggiore solidità agli occhi di te, cliente.

Mediolanum e Finanza e Futuro sono gli esempi classici.

Ma il dato di fondo resta lo stesso: operatori di emanazione bancaria non potranno MAI essere per te dei veri consulenti.

E poiché l'unica via di cui disponi per investire con saggezza è la tua formazione, continua a leggere e a studiare i 'prodotti' di persone che hanno le competenze per aiutarti e che stanno davvero dalla tua parte.

Dedicato ai tuoi risparmi

2 commenti:

  1. Il consulente bancario che lei descrive è la caricatura del peggior professionista possibile. In qualsiasi attività ci sono prodotti più o meno remunerativi per il venditore, ciononostante i migliori professionisti sono coloro che svolgono il proprio lavoro a regola d'arte, non approfittandosi della buona fede dei clienti. Sono d'accordo pertanto che tutti noi dobbiamo essere più informati sui prodotti e gli investimenti, ma in disaccordo con il suo tono polemico nei confronti di una figura professionale, quella del promotore finanziario, che deve seguire delle regole di condotta ferree e garantire una trasparenza assoluta nei confronti dei potenziali investitori.

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  2. Caro Anonimo, il suo commento è molto interessante e pertinente. Grazie. La vera regola ferrea è quella che la propria coscienza impone. Ci sono persone oneste sia tra i bancari sia tra i promotori finanziari così come ci sono persone che sanno aggirare le regole in modo maestrale.
    Se fosse una sola questione di regole non ci sarebbero stati casi di malversazioni né di episodi che rasentano la truffa. Se lei è un promotore finanziario sono certo che opera con estrema coscienza e che non ha nulla da temere a causa di ciò che scrivo.
    Buon lavoro!!

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