giovedì 29 luglio 2010


Nello scorso post avevo accennato alle opportunità che offre oggi il mercato europeo, ma non mi ero addentrato nei motivi per cui ho detto ciò.

Lascia che ti spieghi.

La crisi che stiamo vivendo è senz'altro una delle più dure che hanno colpito le nostre economie a partire dal dopoguerra in avanti. Ma è il caso di essere così pessimisti?

Pensa per un attimo al decorso di un'influenza invernale. Di solito hai la malattia in 'incubazione' quando ancora ti senti bene. Apparentemente sei sano, ma i germi stanno eseguendo il loro lavoro a livello invisibile.
Poi ti ammali per davvero ed iniziano i fastidiosi sintomi che entrambi conosciamo: dolori, febbre, naso che cola e così via.
Ad un tratto però, seppur i sintomi non siano ancora scomparsi, tu inizi a stare meglio. Di fatto sei quasi guarito, ma ancora non lo sai.

Ho voluto fare questo paragone perché le analogie con la grande recessione ci sono, e sono molte.

Nell'autunno 2007, con lo scoppio dei mutui sub-prime, c'erano già i sintomi della malattia. Poi il sistema economico mondiale si è ammalato sul serio. Ora i sintomi persistono, ma credo che ci siano spiragli di uscita.

'Raccontala ad un altro, con la disoccupazione che c'è' mi ha detto stamattina un cliente.

Senz'altro è vero: gli effetti della 'guarigione' del sistema ancora non sono visibili. Però tu considera che le aziende, proprio perché hanno tagliato il personale, hanno ridotto i costi e di conseguenza hanno incrementato gli utili.

Come sai l'utile deriva dalla differenza tra i ricavi e gli oneri. Non potendo agire sui primi le imprese hanno ridimensionato i secondi, recuperando redditività.
Non solo, ma la storia insegna che dopo ogni grande crisi nascono degli importanti cambiamenti: innovazioni tecnologiche, scoperte in campo medico ed altro che miglioreranno il tenore di vita futuro.

Finisco dicendo che l'euro debole favorisce le esportazioni dal nostro continente verso il resto del mondo.

Oggi secondo me ci sono delle discrete opportunità nelle azioni europee, a patto di investire con l'ottica di incassare i dividendi più che ottenere una forte rivalutazione del capitale.

Come sempre consiglio di utilizzare ETF a basso costo, oppure se gli importi da investire sono limitati, anche i due ETF privi di commissioni di gestione che ho segnalati agli iscritti alle mie newsletter.

Buon investimento

lunedì 26 luglio 2010

AGGIORNAMENTO FLASH I (non più) Buoni Postali Indicizzati

Come sai da tempo consiglio i buoni postali indicizzati all'inflazione quale valido strumento per impiegare i tuoi soldi.

Ne parlo anche nell'ebook "Come difendere i tuoi risparmi dall'inflazione" perché sono un ottimo strumento.

L'amico Salvatore, che segue il nostro sito, mi ha fatto notare che le condizioni sono peggiorate. Ho verificato immediatamente e ho trovato questo


In sintesi, dal primo luglio di quest'anno non è più opportuno sottoscrivere i buoni indicizzati.

Io al momento starei lontano dalla posta e sceglierei piuttosto i BTP€i se vuoi proteggere il tuo risparmio dall'inflazione o le azioni europee.

Ma di questo, come ti avevo promesso, ti parlerò in un prossimo post.

Giacomo

giovedì 22 luglio 2010

Il Ritorno in Media Funziona Sempre?


In un'antica abbazia della nostra bell'Italia viveva, secoli addietro, una splendida fanciulla di nome Alda. Un giorno, all'improvviso, accadde che un nugolo di uomini decise di attaccare la roccaforte in cui la donna si trovava. 'Espugniamo l'abbazia' pensarono i soldati 'e otterremo i suoi tesori'.

Quando, dopo essere penetrati all'interno dell'edificio trovarono la ragazza, i bruti cercarono di impadronirsene, ma ella saltò dalla finestra, rotolò lungo un dirupo e rimase miracolosamente illesa.

Le sue amiche allora le chiesero di mostrar loro quanto fosse stata brava nella sua acrobazia, così la bell'Alda rifece il tuffo nel vuoto.
Questa volta la fortuna non l'assisté, così la giovane donna finì per morire a causa dell'osso del collo fratturato.

Spesso risultati eccezionali di un mercato finanziario o di un fondo sono provocati dalla fortuna e, quindi, non sono più ripetibili. L'ho già detto più volte, ma ora domandiamoci:
'Vale anche il contrario?'

Basta acquistare un certo fondo di investimento che sia andato particolarmente male, oppure un mercato 'dimenticato' per fare un buon investimento?

Certo che no. Se un gestore è un incapace è difficile che diventi bravo all'improvviso e se anche la fortuna lo bacia in fronte, si tratterà comunque di un fenomeno passeggero.
Ci sono però delle situazioni in cui un certo mercato non ha motivo di trovarsi molto al di sotto della sua media storica. Accade spesso, infatti, che gli investitori 'snobbino' una certa opportunità di investimento a favore di altre, solo perché nel recente passato essa è andata male.

Oggi credo che molti mercati azionari si trovino in questa situazione. Agli iscritti del blog ho inviato nei giorni scorsi una mail in cui spiegavo i motivi per i quali oggi investirei in azioni italiane ed europee.

In un prossimo articolo lo spiegherò anche a te.

Buon investimento

venerdì 16 luglio 2010

Incredibile!!!

Stavo facendo delle analisi per un cliente quando ho fatto una scoperta sensazionale...

Ho trovato due ETF che investono in Europa e che, al momento attuale, non hanno commissioni di gestione. Ciò significa che gli unici costi da pagare sono le commissioni in acquisto, peraltro molto basse se operi con una banca online.

Non so se in futuro le cose cambieranno, ma ora hai la possibilità di acquistare un ETF senza vedere i tuoi soldi erosi dalla commissione di gestione.

Ho appena mandato una mail agli iscritti al mio blog in cui dico quali siano questi strumenti finanziari.

Se vuoi conoscerli anche tu, è sufficiente che ti registri scrivendomi una mail.

Buon investimento

venerdì 9 luglio 2010

Tu Lo Conosci Attali?

Ero, fino a qualche anno fa, un estimatore di Salvatore Gaziano di borsaexpert. Lessi anche il suo libro "Bella la borsa, peccato quando scende" e lo trovai interessante, ma poi la mia simpatia per lui svanì quando gli regalai una copia del mio libro, I Segreti Bancari per chiederli un parere e lui nemmeno si degnò di rispondermi.

Quindi non ti stupirai se ti dico che cancello le newsletter che mi spedisce via email...
Quella arrivata questa mattina ha però catturato la mia attenzione. Riguarda le opinioni di due economisti sull'attuale crisi: il più conosciuto Roubini ed il meno noto Attali.

Quest'ultimo, in particolare, teme che la conseguenza della Grande Recessione sia il ritorno dell'iperinflazione.
Se vuoi leggere il documento di cui ti parlo, clicca qui

Io già da tempo metto in guardia i lettori del mio blog da questo pericolo.

Agli amici che si sono registrati ho anche regalato un e-book sull'argomento, dal titolo "Difendi i tuoi risparmi dall'inflazione" che ha avuto un discreto successo e nel quale spiegavo in dettaglio tutti gli aspetti dei titoli indicizzati.

L'avversione al rischio, causata dai timori della sostenibilità del debito pubblico, ha fatto salire i rendimenti dei BTP€i che ora ritornano ad essere interessanti.

Ti invito a considerare con attenzione questa forma di impiego.

A richiesta regalo due capitoli dell'ebook "Difendi i tuoi risparmi dall'inflazione".

Se sei interessato, fatti avanti!!

Buon investimento

Attenzione ai Temporali

Le ultime settimane sono state molto movimentate dal punto di vista dei mercati azionari.

Di solito le discese degli indici sono molto più brevi ma più violente delle salite. E' un po' come il tempo che raggiunge picchi di calore e di afa al limite della sopportazione, per poi passare con la velocità di un lampo ad un rovescio temporalesco.

In casi come questi può darsi che tu voglia disinvestire dal mercato azionario, magari per parcheggiare la tua liquidità su un conto deposito, oppure sul tuo conto corrente, al fine di evitare di subire delle perdite.
In entrambe le situazioni ciò che conta è la rapidità con cui la tua disposizione è eseguita. Se desideri vendere ora e nel resto della giornata il mercato perde il 3%, tu sarai contento di essere 'uscito' per tempo.

Se mi segui da un po' di tempo sai che io sono un fan degli ETF. La loro caratteristica che li rende simili alle azioni, ti permette appunto di inserire con immediatezza un ordine in vendita, così da disinvestire ai prezzi del momento. Riesci, con un 'clic', a congelare il controvalore del tuo risparmio, in modo del tutto analogo a come faresti se vendessi un'azione.

Purtroppo però la maggior parte dei risparmiatori possiede i tradizionali fondi di investimento.
Le quote rappresentative degli stessi non hanno un mercato, per cui non puoi venderle. Per ottenere indietro i tuoi soldi devi chiederne il riscatto rivolgendoti alla tua banca o al tuo promotore finanziario, ma il controvalore del rimborso non è noto a priori.
Nella migliore delle ipotesi sarà il prezzo di fine giornata, ma potrebbe anche essere il valore del giorno successivo o di quello dopo ancora.

Immagina un mercato che scende a 'rotta di collo'. Tu ti precipiti in banca, inserisci un ordine di riscatto delle quote del tuo fondo azionario e, a cose fatte, scopri che il valore di riferimento della quota è di tre giorni dopo. Nel frattempo il mercato ha subito un nuovo e pesante crollo.
I fondi di investimento tradizionali sono delle 'gabbie' da cui è difficile uscire. O quanto meno dalle quali esci senza sapere bene a che condizione.

Ecco perché nel mio portafoglio personale da anni non c'è più spazio né per i fondi né per le Sicav.
Preferisco destinare la quota azionaria agli ETF. Costano poco, sono trasparenti e posso venderli quando voglio, senza restare con il fiato sospeso per due o tre giorni.

E tu sai bene che tanto più un mercato è 'volatile', tanto più l'operatività tempestiva è importante.
Se il cielo diventa plumbeo all'improvviso e un temporale ti coglie all'improvviso sulla strada del ritorno, l'ETF è l'ombrello che ti riparerà.

Buon investimento

venerdì 2 luglio 2010

La Seconda Trappola

Ti avevo parlato, nel mio penultimo post, di due trappole da evitare ma poi avevo approfondito solo una di esse.

Prima di svelarti la seconda, vorrei affrontare un argomento caro alle mie Lettrici. Ti parlerò della Avon.
Se da buon maschietto non sei al corrente di che cosa sia, non preoccuparti, nemmeno io lo ero. La Avon produce cosmetici ed utilizza nella vendita una furba strategia multilivello. In pratica chi diventa 'presentatrice' può, oltre a vendere i prodotti tra le proprie conoscenze, anche convincere un'altra persona a fare altrettanto.

In questo caso guadagnerà una percentuale anche sulle vendite effettuate da quest'ultima, senza alcuno sforzo. Fin qui niente di male. Immagina ora di essere una presentatrice che crede di diventare ricca grazie ai cosmetici che venderà. Da dove inizieresti?

Fare il 'porta a porta' non piace nessuno, per cui è probabile che tu ti rivolga ad amici e parenti. Quando però questi smettono di comprare e tu ti rendi conto che andare sul mercato è più difficile di quanto ti abbiano prospettato nei luccicanti corsi di vendita, lasci perdere.

Ecco allora che la Avon si troverà ad avere molti clienti nuovi acquisiti grazie all'ingresso e al successivo abbandono di nuove 'presentatrici'.
Ora ti dirò perché ti ho raccontato questa storia.

Bernard Corfeld, sulla scia delle 'presentatrici' Avon ha creato una nuova figura di venditori. Si tratta dei Promotori finanziari, il cui sistema piramidale è uguale a quello della multinazionale della cosmesi.
Se ricevi una telefonata dove ti propongono di diventare Family Banker o consulente finanziario, drizza le antenne, ringrazia e riattacca.

Troppe banche raccolgono quattrini spingendo le nuove leve ad 'accalappiare' parenti ed amici in Pac e polizze ventennali dalle quali non è possibile uscire anzitempo se non a costo di grossi sacrifici economici.
Poi lo sventurato si accorge che il mercato è saturo, che la professione di promotore finanziario non fa al caso suo ed abbandona. In un colpo solo avrà perso il lavoro e gli amici cui ha consigliato costosissimi prodotti di investimento, mentre la banca si trattiene i nuovi clienti e può sbandierare risultati sorprendenti in termini di raccolta.

Se hai un figlio che cerca lavoro, non cadere nella trappola. Un mio amico dopo aver assicurato tutta la famiglia con polizze Alleanza, ha cambiato mestiere ed ora svolge una professione più comune che però gli garantisce un reddito normale e sonni tranquilli.

Buon fine settimana!!