giovedì 23 settembre 2010

Che cosa sono le fondazioni bancarie?


Dopo 15 anni Alessandro Profumo lascia la guida di Unicredit. La colpa sembra attribuibile alla rottura che si è creata tra il manager e le fondazioni bancarie.
Ma che cosa sono le fondazioni bancarie e che cosa cambia per i clienti Unicredit?

Procediamo con ordine.

La legge Amato del luglio 1990 stabiliva che l'attività bancaria, sino ad allora identificata come 'di pubblico interesse' diventasse a tutti gli effetti attività di impresa.

Questo ha avuto enormi conseguenze per i risparmiatori, ma non è di questo che parleremo. Se vuoi scoprire le implicazioni di questa legge sui tuoi risparmi ti consiglio il libro I Segreti Bancari, disponibile in qualsiasi libreria ed online.

In seguito alla legge Amato le banche sono diventate tutte delle società per azioni (o delle cooperative). Ma chi è che deteneva le azioni delle nuove banche pubbliche dopo la trasformazione in SpA di queste ultime?

Le fondazioni bancarie, enti di diritto pubblico senza fini di lucro.

Ora che abbiamo compreso chi siano e che ruolo abbiano queste fantomatiche fondazioni possiamo affrontare la seconda questione: che cosa cambia per i clienti ora che Profumo se n'è andato?

Al momento direi nulla. Unicredit è la banca italiana più internazionalizzata sia a livello di filiali sia di compagine sociale. L'attuale presidente ed amministratore delegato ad interim è tedesco, poi ci sono gli italiani, i libici e così via. Personalmente credo che stiamo parlando di un colosso che difficilmente ora come ora sarà comprato da un altra banca. Anche eventuali decisioni strategiche all'interno del gruppo avranno, se mai, rilevanza per i dipendenti e per i manager a vari livelli, ma non per i clienti.

Se dunque hai i tuoi risparmi in Unicredit o in Fineco puoi dormire sonni tranquilli.
Ricordi quando in Fiat arrivò Marchionne dopo l'era Fresco? Che cosa è cambiato per chi ha comprato un'auto della fabbrica torinese? Nulla, vero?

Le uniche persone coinvolte sono stati gli operai ed i dipendenti in generale, ma questa, amico mio, è un altra faccenda.

Giacomo

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