martedì 29 giugno 2010

Il Grande Inganno

Tre notizie mi hanno colpito stamattina, mentre leggevo il giornale e mi aggiornavo sul web:

1) la scomparsa di Pietro Taricone, icona del Grande Fratello

2) il discorso di Cardia nel suo saluto alla Consob

3) il report dell'aduc – investire informati

Ma procediamo con ordine. Mentre la prima notizia non lascia spazio a commenti e porta con sé solo la tristezza per la prematura scomparsa di un giovane uomo che a modo suo ha segnato un epoca, vorrei dire qualche cosa sulle altre due notizie.

Allo scadere del mandato alla presidenza dell'autorità di vigilanza, Lamberto Cardia punta il dito contro le emissioni eccessive di obbligazioni strutturate da parte delle banche.

Nel mio piccolo è da mesi che io mi batto contro questi strumenti complicati ed oscuri, che sono fatti apposta per spillare i tuoi quattrini senza che tu te ne accorga.
Purtroppo si tratta di prodotti così ricchi per le banche che difficilmente saranno da queste abbandonate.
Non solo, ma come ho scritto il contagio si è allargato anche alle Poste che, per non restare fuori dall'abbuffata delle commissioni occulte, hanno iniziato a vendere obbligazioni e polizze finanziarie.

Non credo che il legislatore intervenga per tutelare i tuoi risparmi da questi strumenti così dannosi, per cui la tua unica salvezza è l'informazione.

Ti consiglio, a costo di ripetermi, di evitare assolutamente tutte le obbligazioni che pagano interessi con formule 'fantasiose'. In generale ti rendi conto della loro pericolosità sulla base della pressione commerciale che il tuo consulente esercita affinché tu le sottoscriva. Più egli insiste più tu devi prestare attenzione. Se hai dubbi rivolgiti a me prima di sottoscrivere il prodotto. Ti fornirò un'analisi attenta ed accurata dei costi, in modo del tutto gratuita.

Il sito degli amici dell'aduc ha aggiornato il proprio portafoglio composto da un CCT e da un ETF che ha battuto negli anni la media dei fondi bilanciati. Non voglio toglierti il piacere della lettura di quell'articolo interessante, ma di nuovo richiamare la tua attenzione sul fatto che maggiori sono i costi di un investimento, minore è la performance dello stesso.

Ma mentre le 'verità nascoste' dei fondi di investimento stanno venendo a galla, gli oneri che farciscono le polizze e le obbligazioni strutturate sono ancora ben insabbiati.
Come dire: ci sono ma non sono subito riconoscibili. Ed è facile immaginare che l'offerta bancaria si concentrerà sempre di più su questi prodotti, perché sono più redditizi e grazie alla loro complicazione è più semplice venderteli.

Ma tu sei un lettore preparato, segui i siti di informazione finanziaria indipendente e stai sempre con gli occhi aperti.
A presto

Buon investimento

venerdì 25 giugno 2010

2 Trappole Da Evitare

Oggi voglio metterti in guardia da due trappole particolarmente 'dolci' per te.
Una riguarda direttamente il mondo degli investimenti, l'altra la promozione finanziaria.

Iniziamo la nostra analisi?

Occhio ai conti deposito 'troppo' remunerati


Ti è mai capitato che qualcuno ti dicesse: 'prestami 8 euro, io te li restituirò subito' e poi tornasse con una banconota da 5? Se pensi che la situazione sia paradossale, considera che alcune banche stanno facendo (o hanno fatto) lo stesso.

Ti propongono un tasso di interesse molto elevato, date le condizioni attuali di mercato, poi però ti spiegano che per ottenerlo devi avere una parte dei tuoi soldi investita nei loro fondi. In altri termini l'apertura di un piano di investimento in fondi è la condizione indispensabile per ottenere la remunerazione elevata sul deposito.

Due sono le banche che hanno proposto o che propongono ancora una cosa del genere: Banca Sella e Banca Mediolanum.

La prima proponeva tempo fa di suddividere l'importo da investire in due parti. La 'fetta' più piccola era remunerata ad un tasso interessante, mentre la quota più consistente doveva essere investita in fondi 'della casa'.

Banca Mediolanum invece offre il 2,50% netto sul conto deposito DoubleChance. Le somme versate,però, saranno via via prelevate per essere impiegate in fondi azionari della linea Mediolanum Best Brands. Non è possibile stabilire a priori il rendimento di questi ultimi, però dal loro sito leggo che la commissione di gestione di questi prodotti è del 2,40% annuo per la classe S, cui si aggiunge il prelievo iniziale del 2% massimo. La classe L, invece, costa l'1,90% annuo di gestione ma ha una commissione di ingresso che può arrivare sino al 5%.

Come vedi, amico lettore, quello che la banca ti dà con la mano destra, te lo toglie con abbondanza con la sinistra.

'Ma con questi strumenti puoi investire direttamente in borsa ed avvantaggiarti dei suoi rialzi' mi obietterà un paladino di queste due banche.
Rispondo io che è molto più economico utilizzare un normale conto deposito dal quale prelevare di tanto in tanto la somma che interessa investire in borsa e comprare dei 'banali' ETF.

Non otterrai risultati commercialmente accattivanti in termini di tasso di interesse, ma se sottrai ai ricavi (da interessi) i costi (da commissioni) otterrai un saldo positivo.

Il mio consiglio è quindi questo:

a) apri un conto deposito
b) versa la somma che vuoi investire in strumenti sicuri e acquista ETF azionari con la differenza

oppure

a) apri un conto deposito
b) versa la somma che desideri investire
c) ogni mese preleva la somma che hai stabilito e con la stessa compra degli ETF azionari.

Nel mio libro 'I Segreti Bancari' trovi tutti i dettagli dell'operatività,oltre a parecchie 'malizie' in più che per motivi di spazio qui non posso rivelare.

Ora dobbiamo entrambi attendere: tu il prossimo post affinché ti parli della seconda trappola da evitare, ed io le critiche che il mio articolo susciterà. I commenti non sono moderati, fatevi avanti!!

Buon investimento

martedì 22 giugno 2010

Investi In Borsa Responsabilmente

Due anni fa, in un afoso pomeriggio d'estate, un cartellone pubblicitario molto grande attirò la mia attenzione.

Raffigurava un bicchiere pieno di un cocktail arricchito da parecchi cubetti di ghiaccio e da alcune foglie di menta. 'Magari poterlo bere adesso' ho pensato, poi però una scritta in piccolo ha ricordato che troppo alcool fa male alla salute.

Il monito specificava: 'bevi xxx responsabilmente'.

Alla luce dell'attuale situazione economica anche io ti dico 'considera l'investimento in borsa responsabilmente'. Ora ti spiegherò perché partendo da alcuni dati:

- questo è il grafico ad oggi, 22 giugno 2009, dell'indice FTSEMib:


-Come puoi vedere, l'indice che rappresenta i principali titoli della nostra borsa è in trading range da circa metà dello scorso anno.
L'ETF che lo replica, il Lyxor FTSEMib vale € 21,396 (prezzo di riferimento del 21 giugno, fonte: Borsaitaliana) e lo scorso anno ha pagato un dividendo lordo pari a € 0,83 che si traduce in un rendimento lordo del 3,88% e netto del 3,395%.

Immaginiamo che per tutto il prossimo anno i prezzi dell'ETF non cambino significativamente. Il tuo rendimento deriverà pertanto solo dal dividendo pagato, nell'ipotesi che quello attuale e quello dell'anno prossimo coincida con quello corrisposto lo scorso anno. Considera che per ottenere lo stesso rendimento da un BTP devi allungare la scadenza fino al 2019.

Il mio consiglio è quindi di investire in borsa? Sì, ma responsabilmente, il che significa due cose:

1)limitare la parte da destinare alla borsa italiana alla quota parte del tuo portafoglio che prevedi di non dover disinvestire per i prossimi anni

2) iniziare un piano di accumulo comprando periodicamente quote dell'ETF. In un mercato laterale, infatti, questa strategia risulta essere vincente perché ti permette di mediare i prezzi durante le fasi cicliche di ribasso.

Ora tocca a Te e... buon investimento!!

mercoledì 16 giugno 2010

Tesoro Mi Sento Trascurata

Se vuoi fare in modo che la tua compagna o moglie (o tuo marito se sei una lei) stia sempre bene con te, non smettere mai di dedicarle tutte le attenzioni che merita.
Io amo fare sorprese, così di tanto in tanto mi invento qualche cosa di nuovo: un regalino, un fiore, un'uscita romatica a sorpresa....

Lo stesso 'problema' lo ha anche un blogger: non deve mai dimenticare che il suo successo deriva dall'apprezzamento dei suoi lettori.

Io nelle ultime settimane ho trascurato un po' il blog, ma per un ottimo motivo: sto completando il mio secondo e-book, scritto grazie ai preziosi commenti che ho ricevuto in privato.

Il lavoro sulle banche on-line è bello ma scontato, dal momento che quasi tutti i lettori già ne utilizzano una. Questa la sintesi delle critiche (costruttive) che ho ricevuto. Ecco allora che mi sono attivato ed ho preparato un e-book molto più tecnico che svela ogni dettaglio di una forma di investimento molto utile per i tuoi soldi.

Ho fatto una ricerca in internet e devo dire che il mio lavoro va a colmare una lacuna presente, perché nessuno ha affrontato come faccio io il tema degli investimenti che proteggono dall'inflazione.


Il mio e-book ti spiegherà in dettaglio:

- come l'inflazione corrode i tuoi risparmi
- i motivi per i quali l'oro, le azioni e gli immobili non sono idonei a proteggerti da questo nemico
- come funzionano i titoli indicizzati all'inflazione
- le loro caratteristiche
- il regime fiscale
- i rischi
Troverai esempi numerici ed approfondimenti tecnici che ti permetteranno di diventare un esperto in questo campo.

La stesura di questo libro ha portato via molto tempo, perché volevo fare un lavoro davvero accurato.

Pensa come sarai più preparato dopo che lo avrai letto...

Come fare ad ottenerlo?

Ancora una volta ho deciso di regalarlo, ma non più a tutti. Invierò il link per scaricare questa stupenda guida solo a quelli che mi hanno richiesto il primo e-book, quello sulle banche on line (vedi la home page del blog in alto a sinistra) e solo per un periodo di tempo limitato.

Voglio premiare le tante persone che seguono con costanza il mio lavoro, che hanno letto I Segreti Bancari e che apprezzano il mio impegno.

A partire dalla settimana prossima controlla la tua casella e-mail: l'e-book è in fase di stesura finale ma sarà disponibile per il download solo nei 15 giorni successivi all'invio della mail che contiene il link, dopo scomparirà e tu avrai perso un'occasione irripetibile....

Resta sintonizzato e... buon investimento

P.S. i giochi non sono ancora finiti. Richiedi ora l'e-book sulle banche on line così potrai scaricare la guida sugli investimenti che ti proteggono dall'inflazione.
Ti basta scrivere una mail a bancariopentito@gmail.com

lunedì 14 giugno 2010

Italia Sì, Italia No, Italia Bum....

Ricevo da alcune settimane, sempre più mail di lettori preoccupati per la situazione del debito nel nostro paese.

'Conviene secondo lei impiegare i propri risparmi in titoli di Stato francesi'?
'Che cosa capiterà ai miei risparmi'?

Sono queste le domande più gettonate.

E' difficile dare risposte nette, però voglio fare qualche considerazione con te. La sintesi del mio discorso è questa: 'stai tranquillo, non comprare titoli di Stato esteri, sottoscrivi piuttosto i buoni postali indicizzati all'inflazione ed evita le obbligazioni emergenti'.

Ora ti spiegherò le motivazioni, in una scaletta schematica.

-il fallimento dello Stato italiano è teoricamente possibile. Devo però dirti che un simile scherzetto sarebbe pericolosissimo, perché significherebbe lo scoppio di una guerra civile dal momento che provocherebbe molti sconquassi da fine del mondo. Come faranno allora i nostri governanti a rimborsare il debito? Secondo me le strade saranno due: politica fiscale incentrata su tagli poderosi e signoraggio.

-la BCE potrebbe continuare a 'pompare' liquidità nel sistema economico, finanziando le banche con moneta creata dal nulla. Al momento siamo in una situazione di trappola della liquidità nella quale tutta questa moneta circolante non produce significativi effetti all'economia reale, ma le cose potrebbero cambiare in maniera inaspettata. Hai presente i corsi e ricorsi storici? Negli ultimi anni l'inflazione è stata molto bassa, ma che cosa accadrebbe se si inasprisse nel prossimo futuro? Non sarebbe forse una soluzione comoda per i governi di rimborsare il debito pubblico senza troppi problemi? Pensaci bene: non è possibile aumentare le tasse ed i tagli alla spesa, se eccessivi, rischiano di trasformare la recessione in una nuova depressione. L'inflazione è una strada comoda, per risolvere il problema.

-se fallisse lo Stato italiano i tuoi soldi, in deposito presso una banca del nostro Paese sarebbero inaccessibili. Per cui o apri un conto all'estero (con le complicazioni del caso) o, gioco forza, dormi tranquillo. Per inciso: in un caso drammatico come questo, saresti tranquillo con i tuoi immobili? Lo sai che la nostra Costituzione prevede l'esproprio per motivi di utilità pubblica?

-che cosa stanno facendo le banche in questo contesto? Ti suggeriscono di investire in titoli di Stato di paesi emergenti. I rendimenti di questi ultimi, insieme con l'instabilità politica di molti governi mi inducono a consigliarti di lasciare perdere. Ancora una volta ti saranno mostrate performance passate spettacolari, ma credo che anche per questi titoli il treno sia ormai in dirittura di arrivo.

-se vuoi tutelarti dall'inflazione oggi ti consiglio di sottoscrivere i Buoni Postali Indicizzati. Non hanno spese nascoste, offrono rendimenti reali positivi, sono rimborsabili senza penalità dopo 18 mesi (prima li puoi riscattare ma perdi gli interessi). Oltre a questi prodotti esistono i conti deposito, che seppur diano interessi molto modesti, sono un parcheggio della liquidità interessante. Io resterei fermo su questi due strumenti, in attesa che la situazione si sblocchi, in un modo o nell'altro.

Per portare una fresca ventata di ottimismo, ti anticipo che prima delle vacanze avrò una grossa novità per te.
Ancora ci sto lavorando, ma tu resta sintonizzato e... buon investimento.

lunedì 7 giugno 2010

La Forza Dei Dividendi

Quando studiavo Tecnica Bancaria, parecchi anni fa, l'insegnante mi disse che era la rivalutazione del loro prezzo che produceva in gran parte il rendimento delle azioni. Erano anni in cui i comuni titoli di Stato rendevano oltre il 10% netto, un tasso così elevato da fare sparire l'importanza del dividendo.
Eppure, oggi come allora, questa forma di reddito che le azioni distribuiscono è molto importante.

Lo è al punto di trasformare un investimento in perdita in uno in utile come ti spiegherò ora.

Prima ti dico che i dividendi delle azioni e le commissioni di gestione dei fondi sono i due lati opposti della stessa medaglia, perché agiscono in modo contrario sul tuo portafoglio. Le commissioni lo erodono, così con il passare degli anni un investimento in perdita continuerà a peggiorare.

Conosco diverse perone che hanno sottoscritto fondi azionari esattamente dieci anni fa e ora sono in deficit. Si trovano in questa situazione un po' perché i mercati non hanno più registrato rialzi così forti da permettere il recupero delle perdite. Ma sono anche in “profondo rosso” a causa del tarlo delle commissioni di gestione.
Chi invece ha mantenuto in portafoglio singole azioni oppure ETF azionari che pagano il dividendo, si trova in una situazione del tutto diversa.
Sono certo che hai già intuito il motivo.

Anno dopo anno il dividendo è denaro che ti 'torna indietro' contribuendo con il trascorrere del tempo, ad appianare le perdite.
Hai presente un bambino che gioca con la sabbia? Immaginalo seduto accanto ad un grosso secchio, posto accanto a lui sulla spiaggia.
Il bimbo ha in mano una cucchiaio e con esso travasa la sabbia nel recipiente. Passaggio dopo passaggio il piccolo riuscirà a riempire il secchio fino a farlo traboccare.
E' proprio quello che succede con i dividendi.

'Ho avuto una bella sorpresa verificando l'andamento del mio investimento' mi ha detto ieri un cliente. 'Ho ascoltato il suo consiglio dieci anni fa ed ora sono molto soddisfatto'.
Mi fa sempre piacere quando vedo negli occhi della persone brillare con una splendida luce. E' il segno tangibile della loro soddisfazione.
'Gentile Paolo, a che cosa allude?' ribatto io
'Al fatto che ho comprato un pacchetto di azioni ai tempi della bolla internet. Solo che, seguendo quello che lei mi disse, ho scelto titoli che pagassero dividendi. Bene, i prezzi sono ancora in perdita dopo tutti questi anni, ma grazie ai dividendi sono rientrato in possesso dei miei soldi' rispose Paolo gongolante.

Ti propongo un esempio numerico. Hai comprato un'azione che costava 100 € mentre ora ne vale solo 60. Una bella botta che corrisponde al 40% di perdita sul capitale investito. Però l'azienda ogni anno ha pagato un dividendo medio di 2 € negli ultimi dieci anni.
Per te significa avere incassato 20€, ossia aver ridotto la perdita al 20%, poiché il tuo titolo vale oggi 60€, più 20€ dei dividendi incassati. Hai ragione di essere scontento a causa del danno, ma inizi a vedere la luce in fondo al tunnel, non è vero?

“Si possono ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo. Ma non si possono ingannare molte persone per molto tempo.”
L'aforisma di Abramo Lincoln si adatta perfettamente al nostro caso, perché le banche trascurano l'importanza dei dividendi.

Il tuo consulente ti ha mai esposto ragionamenti analoghi? Ti ha mai detto che i dividendi sono un toccasana per generare reddito dal tuo portafoglio e per ridurre le perdite?

Oppure ti ha inculcato l'idea che le azioni rendono grazie agli incrementi di valore delle quotazioni?
I fondi di investimento incassano i dividendi delle azioni che detengono. Purtroppo però gran parte di questo ricavo è corroso dalle commissioni. Ecco perché ti consiglio di prestare la massima attenzione a questo aspetto.

Ci sono molti ETF che distribuiscono il dividendo e che costano poco. Perché non scegliere invece quelli che capitalizzano i proventi?
Io preferisco ottenere un reddito che mi entra in tasca, che posso decidere se reinvestire o meno e che mi dà una certa trasparenza. Gli ETF con reinvestimento automatico, invece, non ti permettono di conoscere l'ammontare che la società ha incassato. A patto che costino poco, però, anche questi sono da preferire a molti dei tradizionali fondi comuni che la tua banca ti propone.

Buon investimento