mercoledì 12 maggio 2010

Lascia Stare, Offro Io

Ti è mai capitato di andare a cena al ristorante con degli amici?

Hai terminato di mangiare, ti avvicini alla cassa con l'intenzione di pagare ma il tuo amico ti precede, estrae il portafoglio e ti dice: 'lascia stare, offro io'.
Ti dirò che quando accade a me mi sento spesso imbarazzato, perché da un lato sono felice di aver ricevuto un segno di apprezzamento dal mio commensale, ma dall'altro la situazione mi mette un po' a disagio. Forse uno psicologo me ne spiegherà il motivo prima o poi...

Così rispondo con un 'grazie, non dovevi, la prossima volta tocca a me'. In fondo è normale offrirsi reciprocamente la cena, o l'apericena come si usa qui da noi. L'aspetto importante, però, è che qualcuno in un modo o nell'altro dovrà pagare il conto.

Questa regola non ammette nessuna eccezione, nemmeno se ad offrire la cena è la Banca Centrale Europea e l'ospite è la Grecia.
Prima o poi il conto sarà saldato. Ora ti dirò da chi, ma prima permettimi di spiegarti come funziona una banca centrale.

Essa, in estrema sintesi, ha all'attivo i crediti nei confronti delle banche cui presta denaro, mentre al passivo ha la moneta che essa emette per finanziare gli attivi. Il punto è molto delicato, poiché da quando non c'è più corrispondenza tra la moneta in circolazione e l'oro contenuto nei forzieri della Banca Centrale, quest'ultima è libera di creare moneta dal nulla. Si tratta del famigerato 'signoraggio', in ricordo del privilegio feudale del 'senhor' che poteva, appunto 'battere moneta'.

Per comprendere meglio quali siano i costi di questa politica che sta tornando di moda, ti invito ad immaginare questa situazione.
Un pomeriggio vengo a trovarti a casa e ti porto in dono una valigia piena di soldi. Non importa la provenienza, quello che conta è che ti regalo una somma considerevole di denaro.
Che cosa faresti? Pensaci bene, stiamo parlando di una grossissima somma...

Io sono certo che la spenderesti, non è forse così? Ora ipotizziamo che ci siano tante altre persone nella tua stessa condizione. Tutti più ricchi, in apparenza.
Però se il sistema economico non è in grado di fronteggiare la grande domanda di beni generata dalla nuova 'ricchezza', i prezzi saranno costretti a salire. Ecco come si fa a creare inflazione.

Se la Banca Centrale Europea compra titoli di stato greci, come fa a pagarli? La risposta che ti è venuta in mente purtroppo è giusta: emettendo moneta.

Ora ci sono due correnti di pensiero: la prima sostiene che questa moneta impiegherà parecchio tempo prima di andare in circolo ed inoltre non verrà spesa perché la gente ha paura. Faccio un po' il 'figo' e ti dico che questa situazione è nota come 'trappola della liquidità' nella teoria economica keynesiana.

Secondo un'altra scuola di pensiero più moneta significa, in maniera quasi automatica, maggiore inflazione. Se ci pensi bene il ritorno dell'inflazione è anche un modo subdolo per introdurre una tassa occulta che serva a ripagare l'enorme debito pubblico che le economie hanno accumulato negli anni.

Ma ora veniamo a noi...
Ti piacerebbe proteggerti dall'inflazione per gli anni a venire ma temi un rialzo dei tassi di interesse reali?
Allora ti offro una soluzione particolarmente efficace.
Evita per il momento di investire in titoli di stato ad indicizzazione reale come ad esempio i BTPi e punta invece sui buoni postali indicizzati all'inflazione.

Otterrai un rendimento più modesto, ma trascorso un anno e mezzo potrai ritirare capitale ed interessi senza nessuna penalità e magari investire nei BTPi se i tassi saranno più elevati di quelli attuali.

Non dimenticare anche i CCT, poiché secondo me l'inflazione arriverà, ma non è un pericolo immediato. Mentre è difficile pensare ad una ulteriore discesa nei tassi di interesse, l'investimento in titoli a tasso variabile ti proteggerà in caso di rialzo degli stessi.

Dopo questo mio post, breve ma ricco di contenuti, ti lascio alle tue riflessioni e ti auguro, come sempre,
buon investimento

1 commento:

  1. aggiungo x completezza:
    BTPi, è indicizzato all'inflazione europea.
    Buoni postali, sono indicizzati all'inflazione italiana.

    I BFPi, hanno il grande vantaggio che non subiscono variazioni di prezzo (rimborsano sempre in qualsiasi momento a 100), e si possono comprare a tagli a partire da 250€ (quindi volendo si potrebbe fare una sorta di "PAC" mensile su questi prodotti anche con piccoli cifre), la pecca purtroppo in questo 2010 è il rendimento, in quanto le ultime serie uscite rendono appena lo 0,05% in più dell'inflazione.

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