venerdì 22 gennaio 2010

Vedo, prevedo e provvedo (a fare i miei interessi...)

Qual è il momento migliore per fare delle previsioni sull'anno che verrà? La fine dell'anno vecchio, ovviamente, oppure l'inizio di quello nuovo...

E puntualmente durante le vacanze di Natale la mia casella e-mail è stata inondata di reports stilati da dotti economisti sul previsto andamento delle borse e delle economie nel 2010.

Ma non è di questo che voglio parlarti. La mia attenzione è rivolta alle previsioni dello scorso anno, al fine di valutare, con il senno del poi, la loro affidabilità. Mi sarebbe piaciuto dirti che gli analisti finanziari e gli economisti avevano visto giusto, amico Lettore, ma purtroppo non è stato così.

A fine 2008 erano molto pochi quelli che consigliavano l'investimento in borsa. Gli esperti consigliavano il “parcheggio della liquidità” in attesa di tempi migliori, certi che il 2009 sarebbe stato un anno difficile. In effetti così è stato, ma non dal punto di vista finanziario, poiché da marzo in avanti è partita una notevole ripresa dei mercati azionari, come puoi vedere dal seguente grafico tratto da yahoo finanza e relativo alla borsa americana:


Ecco invece l'indice DJ Eurostoxx 50 relativo all'Europa (area euro):





Che dire.... Le previsioni sembrano affidabili quanto gli oroscopi!! E ti assicuro che il 2009 non è stata l'eccezione, bensì la regola. Nota che stiamo parlando di previsioni fatte in buona fede.

Ora considera questa situazione. Io sono un abile previsore che cerca di ingannare le persone ignare. Preparo 5.000 lettere, le suddivido in due gruppi uguali e le invio ad altrettante persone. Alle prime 2.500 scriverò che il 2010 sarà un anno di salita delle quotazioni, alle seconde invece che ci sarà una discesa.
Ovviamente metà della mia popolazione affermerà che sono un ciarlatano, mentre metà constaterà la correttezza della mia analisi.

L'anno successivo rifaccio il medesimo invio, scrivendo però solo alle persone per le quali la previsione si era rivelata corretta.

Avrò quindi 1.250 persone che riceveranno una seconda previsione esatta per l'anno 2011. Proseguo anche per il 2012 e di nuovo dimezzo il mio campione.

Te la faccio breve: per 156 persone avrò azzeccato le previsioni ininterrottamente ogni anno, dal 2009 per il 2010 sino al 2014 compreso.

Cinque analisi rivelatesi ex post corrette sono un numero sufficiente per indurre le persone a credere di essere bravi, non ti sembra?

La casa di investimento americana Franklin Templeton sosteneva, qualche anno fa, che le performance passate non erano indicative di quelle future, ma nemmeno prodotte dal caso.

È il “caso” di crederle?

Buon investimento

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