giovedì 23 settembre 2010

Che cosa sono le fondazioni bancarie?


Dopo 15 anni Alessandro Profumo lascia la guida di Unicredit. La colpa sembra attribuibile alla rottura che si è creata tra il manager e le fondazioni bancarie.
Ma che cosa sono le fondazioni bancarie e che cosa cambia per i clienti Unicredit?

Procediamo con ordine.

La legge Amato del luglio 1990 stabiliva che l'attività bancaria, sino ad allora identificata come 'di pubblico interesse' diventasse a tutti gli effetti attività di impresa.

Questo ha avuto enormi conseguenze per i risparmiatori, ma non è di questo che parleremo. Se vuoi scoprire le implicazioni di questa legge sui tuoi risparmi ti consiglio il libro I Segreti Bancari, disponibile in qualsiasi libreria ed online.

In seguito alla legge Amato le banche sono diventate tutte delle società per azioni (o delle cooperative). Ma chi è che deteneva le azioni delle nuove banche pubbliche dopo la trasformazione in SpA di queste ultime?

Le fondazioni bancarie, enti di diritto pubblico senza fini di lucro.

Ora che abbiamo compreso chi siano e che ruolo abbiano queste fantomatiche fondazioni possiamo affrontare la seconda questione: che cosa cambia per i clienti ora che Profumo se n'è andato?

Al momento direi nulla. Unicredit è la banca italiana più internazionalizzata sia a livello di filiali sia di compagine sociale. L'attuale presidente ed amministratore delegato ad interim è tedesco, poi ci sono gli italiani, i libici e così via. Personalmente credo che stiamo parlando di un colosso che difficilmente ora come ora sarà comprato da un altra banca. Anche eventuali decisioni strategiche all'interno del gruppo avranno, se mai, rilevanza per i dipendenti e per i manager a vari livelli, ma non per i clienti.

Se dunque hai i tuoi risparmi in Unicredit o in Fineco puoi dormire sonni tranquilli.
Ricordi quando in Fiat arrivò Marchionne dopo l'era Fresco? Che cosa è cambiato per chi ha comprato un'auto della fabbrica torinese? Nulla, vero?

Le uniche persone coinvolte sono stati gli operai ed i dipendenti in generale, ma questa, amico mio, è un altra faccenda.

Giacomo

IWPower: due cose da sapere per valutare i rischi

Nello scorso post ci siamo occupati di Iwpower, un conto deposito che ti permette di ottenere il 2% netto senza rischi.

Com'è possibile ottenere un rendimento così elevato in un contesto di mercato poco generoso? Dove sta la fregatura?

In fin dei conti uno degli obiettivi di questo blog è proprio riconoscere gli strumenti finanziari validi da quelli inefficienti. Quarzo di poste italiane ne è l'esempio.

Rilassati e prendi fiato. Per fortuna il mondo finanziario non è formato solo da trappole, ma anche da soluzioni di investimento intelligenti.
Prima di impiegare i tuoi soldi in sicurezza con Iwpower devi solo conoscere un paio di cose, tutto qui.

Nella sua versione “normale” IWPower è un comune conto deposito libero il cui rendimento segue la dinamica dei tassi della Banca Centrale Europea.
Nell'aspetto “vincolato” invece la banca (IW Bank) utilizza i tuoi soldi per acquistare dei normalissimi BOT. Se osservi i tassi che ti sono riconosciuti per le differenti scadenze ti rendi conto, immediatamente, che essi sono tutto sommato modesti. Nulla di nuovo sotto il sole, vero?

L'opzione interessante è la “Turbo”.
In cambio di un maggior rendimento, tu permetti alla banca di dare a prestito i tuoi BOT a clienti che ne fanno richiesta.

Non voglio scendere troppo nel tecnico, perché sono dettagli che non fanno la differenza per te, ma solo attirare la tua attenzione su un aspetto.

Se i BOT sono dati in prestito in caso di dissesto del richiedente i titoli è IWBank a fare da garante. In caso di dissesto di IWBank però, le somme impiegate in IWPower Turbo non rientrerebbero nel fondo interbancario di tutela.
Un piccolo rischio che secondo me vale la pena di correre.
Il conto deposito “super turbo” invece non presenta particolarità. Semplicemente è riservato alla raccolta di denaro fresco che proviene da altre banche.

Prima di terminare voglio dirti ancora una cosa. Se hai già un c/c presso IWBank, nel momento in cui scegli l'opzione turbo autorizzi la banca a dare a prestito tutti i titoli che hai nel dossier e non solo i BOT sottostanti l'operazione.
Questo non significa necessariamente che correrai rischi aggiuntivi, ma è bene che tu conosca tutti gli aspetti di uno strumento finanziario prima di utilizzarlo, non credi?

Se invece hai solo il conto deposito IWPower allora non c'è nessuna controindicazione.

Un'ultima notizia interessante: le somme impiegate nella versione turbo possono essere svincolate prima della scadenza. Perderai solamente gli interessi ma non avrai nessuna penalità sul tuo capitale.

Alla tua sicurezza finanziaria

Giacomo

martedì 21 settembre 2010

Dove investire oggi i tuoi risparmi?

La domanda più frequente che molte persone mi pongono è questa: “dove devo investire oggi? Meglio il tasso fisso o il variabile”?

Il dubbio è molto pertinente. Pensa un attimo alla situazione in cui ci troviamo. I tassi a breve termine sono ancora molto bassi, per cui investire i propri soldi in un titolo indicizzato non attrae molto.

Dall'altro lato te la sentiresti di investire in un titolo a lunga scadenza sapendo che un rialzo dei tassi te ne penalizzerà le quotazioni?

Ricordi il modo di dire “tra i due litiganti il terzo gode”?

La terza soluzione, che sto per suggerirti, ti permette di ottenere un buon tasso di rendimento, rischi bassissimi e una scadenza breve. Prima di entrare nel merito di che cosa fare, vorrei prima dirti che cosa NON fare.

Non cadere nella tentazione di sottoscrivere fondi a ritorno assoluto perché alla lunga sarà solo il banco a vincere.

Ed ora veniamo a noi. Ti parlerò di un vecchio conto deposito.
Si tratta di uno strumento in cui avevo investito anche io un paio di anni fa, che poi è finito nel dimenticatoio perché le offerte che la banca faceva non erano remunerative.

Ora lo sono di nuovo.

Sto parlando del deposito gratuito iwpower che nella versione 'super turbo' ti offre il 2% netto.

Se hai familiarità con i conti deposito classici come Che Banca o Contoconto, il prodotto offerto da IWBank potrebbe sembrarti macchinoso.
Puoi scegliere se fidarti di ciò che ti dico io ed aprire il conto gratuito, oppure aspettare il prossimo post in cui spiegherò in dettaglio il funzionamento di IWPower vincolato.

La versione “libera” è identica a tutti gli altri prodotti offerti dalla concorrenza, per cui non ha bisogno di ulteriori dettagli.

Per investire oggi non devi fare nessuna scelta tra un titolo con un tasso fisso alto (ma con scadenza lunga) o un titolo a tasso variabile che rende pochissimo.
Per tua fortuna puoi ottenere entrambi i vantaggi: un ottimo rendimento ed un impiego breve grazie all'iwpower. Consideralo attentamente.

Dedicato alla tua sicurezza finanziaria

Giacomo

lunedì 20 settembre 2010

L'investimento Sicuro di Luca



Come avevo anticipato qualche articolo fa inizieremo ad esaminare, nel nostro blog, dei casi di investimento concreti. Ecco il primo:

Luca è un giovane uomo di 40 anni. Sposato, con due figli piccoli (di 3 e 5 anni rispettivamente), dispone di un capitale da investire di 30.000 euro.
Lavoratore dipendente di un'industria cartaria guadagna 2.000 euro netti al mese. La casa è di proprietà, in quanto regalo dei suoceri.
Luca riesce a risparmiare 100 euro al mese e dopo aver parlato con me ha stabilito le sue priorità:

1) garantire 10.000 euro reali ad ognuno dei propri figli per quando questi saranno maggiorenni

2) crearsi una rendita integrativa alla pensione.


I due ragazzini di Luca raggiungeranno la maggiore età tra 15 e 13 anni e questo accadrà in ogni caso, a prescindere da ciò che faranno i mercati azionari.

Ecco perché invece di fare correre al nostro amico il rischio di fallire l'obiettivo, inizio a considerare la somma necessaria per soddisfare in modo certo la sua esigenza.

Dal momento che il periodo di investimento è molto lungo è indispensabile ragionare in termini reali.

Consideriamo il seguenti titolo

BTP€i 15 settembre 2023 al 2,60% lordo che offre un rendimento netto del 1,924%, un prezzo tel quel di 112,31 già comprensivo del coefficiente di indicizzazione pari a 1,06658.

Per ottenere in termini reali 20.000 euro tra 14 anni (data intermedia tra gli anni in cui i figli saranno maggiorenni) occorrono, in euro di oggi 15.316 euro

Dal momento che il taglio minimo di un btp costa 1.123 potremo acquistare 14 tagli minimi, ossia 14.000 euro nominali del btp (arrotondando per eccesso).

La somma che spenderemo oggi sarà

14000*112,31/100 =15.723,40 euro

A scadenza avremo il nominale del btp corretto per il coefficiente di indicizzazione pari ad euro14.932 cui vanno aggiunti gli interessi per i 14 anni al tasso del 2,275% netto corretto anch'esso per il coefficiente di indicizzazione.

In euro di oggi disporremo di euro 19.687.
Il primo obiettivo è stato raggiunto. Ad oggi avanziamo eur 14277.

Prima i occuparci del secondo aspetto vorrei fare con te alcune considerazioni:

a) a differenza di quanto accade con le banche che hanno tutto l'interesse a spingere gli investimenti azionari, io consiglio di accantonare in modo sicuro le somme che dovranno soddisfare esigenze che si presenteranno con certezza nel futuro.

b) i calcoli non tengono conto di commissioni di acquisto dei titoli né dell'impatto fiscale, che comunque non cambia le cose in modo sostanziale.

c) l'acquisto e la detenzione dei BTP€i non comporta nessun costo per Luca a differenza dei tradizionali fondi comuni.

Per ora ci fermiamo qui.

In un prossimo post termineremo il “caso”.

Giacomo

giovedì 16 settembre 2010

L'investimento in oro, che tentazione


Come funzionano gli ETC per investire sull'oro?” mi ha chiesto via mail una lettrice.

Sono molto soddisfatto delle domande che le persone mi pongono. Sono davvero stimolanti e mai banali. Nello specifico, la richiesta è molto pertinente e sono certo che interesserà anche te.

Ma non voglio descriverti nel dettaglio il tecnicismo che sta dietro l'ETC quanto piuttosto dirti di fare attenzione al biondo metallo.

Ora ne vedremo le ragioni.

Chi investe in oro ha di solito in mente due obiettivi:

1) la difesa del potere di acquisto della moneta

2) la difesa dei propri soldi da una crisi di tipo finanziario.

L'oro è davvero il modo migliore per proteggere i propri soldi dalla svalutazione?
Secondo me no e nel mio ebook “come difendere i tuoi risparmi dall'inflazione” spiego il perché.

Ma la questione che qui ci interessa è un'altra. I timori eccessivi di un collasso del sistema finanziario mondiale hanno creato una bolla speculativa sull'oro.

Questo riportato qui sotto è il grafico delle quotazioni del metallo dal 2000 ad oggi, preso dal sito www.kitco.com:


Che cosa ne pensi?
A me le “growing stories” fanno sempre un po'paura.

Non sto dicendo che il crollo sia imminente, ma come sempre quando un investimento è troppo “chiacchierato” ci sono delle forti probabilità che la sua convenienza sia al capolinea.

Più in alto sali, più ti fai male se cadi. Ecco perché a chi chiede il mio parere in merito all'opportunità di investire i propri soldi in oro la mia risposta è no.

Anche il finanziere ungherese Soros dalle pagine del sito wallstreetitalia mette in guardia dai record che l'oro inanella.

Se vuoi dormire sonni tranquilli investi i tuoi soldi altrove.

Nel prossimo post affronterò un caso pratico, mentre in quelli successivi ti dirò dove indirizzare oggi i tuoi risparmi.

Dedicato alla tua sicurezza finanziaria

Giacomo

mercoledì 15 settembre 2010

Investire in banca? Scopri com'è difficile


Da tempo affermo che la vera difficoltà che si incontra nell'investire i propri risparmi è l'ostruzionismo bancario.

Ti è mai capitato di andare in banca e di voler investire in un semplice titolo o in un fondo che non sia stato emesso dalla banca stessa?

Vorrei raccontarti l'episodio accaduto ad un affezionato lettore del mio blog, che ringrazio per aver accettato di condividere la sua esperienza con tutti noi.
Il titolo al quale l'amico si riferisce è il titolo Infrastrutture cedola 2,25% reale, scadenza31-07-2019 codice ISIN IT0003621452.

Ecco il suo interessantissimo racconto:

In breve, mi sono recato in banca per un primo acquisto già lo scorso anno, ma mi era stato negato perché il titolo da acquistare ha taglio minimo da 50.000 euro.

Quest'anno ho le carte in regola per poterlo fare: mi porto tutta la documentazione relativa al titolo (che lascio alla banca). Al primo contatto, la banca (primo azionista di banca d'Italia) attraverso il suo gestore che poi ne coinvolge un altro, mi dice che il titolo ha 2 codici (di negoziazione, nota mia). Siccome non può operare da terminale (perché il titolo è irraggiungibile visto che è quotato presso la borsa del Lussemburgo) prende in mano il telefono e chiama il collega che si occupa di queste operazioni.

Risultato: utilizzo del primo codice, negoziazione non effettuata.
Riprende in mano il telefono e richiama una seconda volta, utilizzando il secondo codice. Mi chiede il prezzo di negoziazione, gli chiedo i costi di commissione, l'ordine parte.

L'indomani non vedo nulla di eseguito, richiamo il gestore, il quale mi dice che l'ordine non è passato. Il gestore mi avvisa anche che l'altro collega ha bisogno di parlarmi.

La stessa mattina il secondo gestore mi chiama al cellulare e mi tiene 8 minuti in linea per dirmi che l'investimento è illiquido, che ci sono rischi connessi, che il titolo non è così buono come scrivono sui giornali (dicendo che spesso scrivono stronzate... mi perdoni il termine ma così mi ha detto), che l'inflazione italiana spesso è inferiore a quella europea, e forse anche altro che al momento non ricordo.

Passa una settimana e parlo col gestore che ha in mano il mio portafoglio: gli presento lo stesso papiro che avevo presentato ai suoi colleghi la settimana precedente, e in 3 minuti chiama e immette l'ordine.

L'unico risultato è che stando a quello che mi dice l'ultimo gestore, il titolo da allora non è stato più quotato e quindi non ha mercato di negoziazione.

A ben voler vedere, questa volta non mi sono stati presentati altri prodotti (queste sì che sono stronzate!) della banca, forse perché hanno capito che dal sottoscritto se non è un investimento più che intelligente, non avranno mai la mia approvazione.

Questo è quanto, spero di riuscire in questi giorni a concludere l'operazione, altrimenti mi vedrò costretto a dover optare su un btp€i.


Questo è quello che accade quando si pretendono investimenti seri dalla propria banca.

Non accettare risposte frettolose. Sappi che a volte è davvero colpa della normativa troppo 'stringente' se non riesci ad acquistare i titoli che vuoi. Ma spesso gli impiegati di banca sono costretti a boicottare queste operazioni perché i capi-area le hanno vietate. Sono troppo poco convenienti.

Tu pretendi sempre spiegazioni esaustive e complete e se noti che la tua banca cerca in modo sfacciato di perseguire i suoi interessi in palese contrasto con i tuoi, cambia istituto!!

Dedicato alla tua realizzazione finanziaria

Giacomo

martedì 14 settembre 2010

Dove investire i tuoi risparmi?


Durante le vacanze ho ricevuto una mail da un affezionato lettore del blog.

"Perché non proponi dei portafogli modello che possano orientare i tuoi lettori nelle loro scelte di investimento?" mi chiedeva l'amico.

La domanda era stimolante così mi sono subito chiesto "questo tipo di servizio interesserà chi, come te, frequenta il mio blog?". Così ho fatto un sondaggio.

Oltre a ringraziare tutti coloro i quali hanno espresso un parere, vorrei chiedere scusa. Come ben sa chi si ocupa di politica è impossibile accontentare tutti, per cui ho dovuto fare una scelta.

Non voglio dilungarmi sulle motivazioni, ma metterti al corrente delle novità.
Ho deciso di non proporre nessun portafoglio modello, perché ogni investitore è un caso a sé e a proporre soluzioni standard identiche per tutti ci pensano già le banche.

Farò però due altre cose per te.
La prima: sulla destra trovi il bottone "chiedilo a Giacomo" che ti consente di richiedere, in modo libero e gratuito, il mio parere in merito al tuo specifico caso.

La seconda: inserirò, di tanto in tanto, dei casi concreti in cui un ipotetico cliente mi richiede dei consigli su come investire ed io offro la mia soluzione.

In questo modo spero di accontentare il maggior numero di persone. Anni fa guardavo il telefilm "Un giustiziere a new York". Il suo annuncio diceva "Gotta a problem? Call the equalizer".

Io ti dico: "hai una domanda?"
Chiedilo a Giacomo

Dedicato al tuo benessere finanziario

Giacomo

lunedì 13 settembre 2010

Investire in un Paese di cui nessuno parla



Sei andato in banca di recente per chiedere consigli su come investire una somma di denaro? Se lo hai fatto non so dirti che cosa ti abbiano suggerito gli esperti, ma sono in grado di dirti che cosa di certo non ti hanno suggerito.

Si tratta di un investimento poco di moda, che non è semplice convincerti a sottoscrivere, eppure ha una sua grande utilità per te, all'interno del portafoglio azionario.

Io mi sono messo a fare qualche calcolo che ora voglio mostrarti affinché tu consideri questo investimento all'interno del tuo portafoglio di azioni se ne possiedi.
Probabilmente ti starai chiedendo di che cosa stia parlando così alziamo subito il sipario: l'investimento in questione sono le azioni Giapponesi.

L'amico Roberto di educazione finanziaria scriveva qualche mese fa:

Sinceramente, in questo momento non trovo un altro investimento di cui si parli meno rispetto al Giappone.

Da un punto di vista fondamentale, la sottovalutazione è evidente, con i titoli della Borsa che trattano mediamente ad 1,4 volte il book value.

In termini di risultati, lo scorso anno l’indice giapponese Nikkei225 raggiunse il minimo, ad un livello inferiore al picco dell’89 dell’80%.Ancora oggi, nonostante l’ottimo rally, l’indice giapponese è ancora sotto del 70% rispetto al suo picco storico di fine anni ‘90.

Tre elementi interessanti sul Giappone:

1 – Il nuovo governo giapponese è intenzionato a ridurre la burocrazia, favorire le piccole e medie imprese e rilanciare la crescita economica. Anche negli anni ‘80, in America, il nuovo Bull Market fu favorito da una nuova amministrazione, vedremo se sarà la stessa cosa per il Giappone.

2 – Gli investitori istituzionali hanno per lungo tempo ignorato il Giappone, date anche le scarse performance. Generalmente i “Tori” partono con pochi volumi e quindi, anche nel caso giapponese, potrebbe iniziare senza la larga partecipazione degli istituzionali. Ma se si verificherà nei prossimi mesi ed anni un’extra-performance rispetto agli altri mercati, gli istituzionali arriveranno, fornendo ulteriore liquidità al mercato.

3 – I cittadini giapponesi da tempo sono fuori dal loro mercato domestico, visti i migliori risultati ottenibili sui listini esteri e, tendenzialmente, sono carichi di bond. Anche qui, se l’indice domestico dovesse ripartire, molti tornerebbero ad investire in casa, fornendo ulteriori risorse al rialzo.”


Io aggiungo un'altra considerazione. Il mercato azionario giapponese presenta una bassa correlazione con gli altri mercati 'sviluppati'.

Ho fatto uno studio approfondito utilizzando gli ETF per il periodo 8 marzo 2006 – 18 gennaio 2010 ed ho ottenuto la seguente matrice che riporta i coefficienti di correlazione tra gli ETF che replicano l'andamento dei principali mercati azionari mondiali. I dati sono espressi tutti in euro e sono stati scaricati da yahoo finanza.

Ecco la matrice: (fai clic per ingrandire)



Come vedi tutti i principali mercati presentano delle correlazioni positive, ossia si muovono grosso modo nella stessa diversificazione. Ciò significa che i benefici della diversificazione sono meno forti che in passato.

Eppure ogni volta in cui la correlazione è minore di uno, essa non è perfetta così in effetti diversificare produce comunque una riduzione del rischio.

Ora il Giappone presenta una correlazione relativamente bassa con tutti i principali altri mercati, inclusi gli emergenti.
Perché ti domando io?

Non cercare la risposta in chissà quale elucubrazioni mentali. Il motivo è davvero facile.
L'andamento della borsa nipponica è stato asincrono rispetto alle altre. Scendeva meno o addirittura saliva mentre le altre scendevano e viceversa. E durante gli ultimi anni l'ETF che ho analizzato (quello sull'MSCI Japan) ha regolarmente pagato dei dividendi per cui i tuoi soldi hanno anche prodotto una rendita oltre a garantirti una maggiore stabilità del tuo portafoglio.

“E' ancora ora di investire sul Giappone” ti starai domandando. Purtroppo non posso darti un consiglio personalizzato senza un'analisi approfondita della tua situazione personale, familiare ed economica.

Ti dico però che è opportuno che tu consideri questo investimento all'interno della tua strategia di investimento nei mercati azionari.
Le correlazioni cambiano ma il messaggio resta: il Giappone ti permette di ridurre il rischio complessivo del tuo portafoglio, dove per rischio intendo la deviazione standard dei rendimenti. Io ho impiegato un bel po' di tempo per fare le analisi che ti ho mostrato e per darti delle motivazioni di supporto alle mie affermazioni.

La tua banca come si comporta? Di norma ti propone investimenti che siano andati particolarmente bene nel recente passato.
E' più facile convincerti, in modo subliminale, che quei risultati proseguiranno in futuro ed inoltre facendo leva sulla nostra avidità (non ti offendere, vale anche per me), l'intermediario si assicura un redditizio contratto in un tempo minimo.

Alla fin fine la banca incassa comunque le commissioni e se tu sei esposto a rischi eccessivi, è un problema tuo no?

Dedicato alla tua prosperità

Giacomo

giovedì 9 settembre 2010

Il quinto step per raggiungere la sicurezza finanziaria è la protezione dall'inflazione


Il mio amico Roberto ha pubblicato il primo settembre un articolo molto interessante in merito a quattro passaggi fondamentali per raggiungere la propria sicurezza finanziaria.

Te li riassumo brevemente:

1) cercare di ampliare al massimo la differenza tra le entrate e le uscite

2) vivere entro le proprie possibilità e definire il risparmio come uno dei propri obiettivi

3) avere un piano di investimento a lungo termine

4) investire in modo attento i propri risparmi.

Io condivido del tutto questi passaggi, ma vorrei aggiungere un punto in più:

5) difendere i tuoi risparmi dall'inflazione.

Da alcuni anni, anche a causa della crisi, l'inflazione si è attestata su livelli molto bassi, cosicché nessuno parla più dell'argomento.
Ma trascurare questo aspetto così importante da considerare quando si tratta di investire i propri risparmi, è molto pericoloso.

Se hai ben chiaro l'effetto devastante dell'inflazione a due cifre, tipica degli anni 70 ed 80, non dimenticare che anche un incremento modesto dei prezzi, se prolungato nel tempo, ha effetti altrettanto devastanti sui tuoi soldi.

Pensa che nel 1990 una birra 'piccola', costava circa 3.500 lire (1,81 euro) mentre oggi costa 3 euro!!

Hai letto bene: ci vuole il doppio del denaro di allora per potere comperare lo stesso bene!!
Se vuoi divertirti a scoprire l'effetto dell'inflazione sul valore della moneta nel corso degli anni puoi utilizzare le tabelle che l'Istat ha pubblicato e metterti alla prova.

Non preoccuparti se quella sfilza interminabile di numeri ti spaventa, farò io qualche calcolo per te.
Sempre nel 1990 1.000.000 di Lire era una discreta sommetta, vero? Sarebbe stato un buon stipendio per un lavoratore dipendente.
Tradotto in euro del 2008 quella somma si riduce a 300,68 euro!!!

Tu risparmi con fatica, ti privi oggi per poter disporre di un gruzzoletto domani ed i tuoi soldi si trasformano, di notte, in foglie secche!!

E' drammatico, non credi?

La cosa peggiore è che nemmeno investendo il tuo denaro riuscirai a parare il colpo dell'incremento dei prezzi, perché spesso il rendimento che otterrai sarà inferiore alla svalutazione.

Il risultato? I tuoi soldi crescono ma valgono sempre meno!!! Un grasso bruco te li mangia giorno dopo giorno!!

Per fortuna, però, ci sono degli investimenti apposta che tutelano il tuo risparmio dalla ruggine dell'inflazione.
E non si tratta delle costose e poco trasparenti polizze o fondi che ti vendono in banca.

Al contrario da queste forme di 'investimento' farai bene a girare alla larga!!
Si tratta di titoli di stato ad indicizzazione reale.

Un altro modo per proteggere i tuoi risparmi consiste nell'investire nell'oro.

Sebbene il metallo giallo sia da tempo considerato un bene rifugio, io te lo sconsiglio per due motivi:

a) non paga dei frutti periodici

b) non è detto che i prezzi dell'oro crescano di pari passo con l'inflazione.

Quale che sia la scelta che farai, non dimenticare di salire anche l'ultimo gradino della scala che ti permetterà di raggiungere la tua sicurezza finanziaria!!

Dedicato alla tua sicurezza finanziaria

Giacomo

lunedì 6 settembre 2010

Conosci il momento migliore per investire i tuoi risparmi?

Mi capita spesso di parlare con amici e conoscenti di investimenti. Molto spesso la persona in questione mi chiede che lavoro faccio e quando glielo dico, incuriosita, mi pone subito la fatidica domanda:

“Secondo te, se avessi dei risparmi, quale sarebbe il momento migliore per investire?”

Poi al mio commento generico, fa seguito la solita risposta laconica:

“Quando avrò dei soldi da parte ti chiederò consigli su come investirli”.

Perché ti dico questo? Da appassionato di libri relativi alla crescita personale voglio condividere con te una realtà fondamentale della vita. Esiste anche un libro con il medesimo titolo del concetto che voglio esprimere: il potere di adesso.

Il momento migliore per occuparti dei tuoi risparmi, di come investire i soldi che hai faticosamente accantonato, è ORA. E' inutile aspettare che le cose cambino. Non c'è nessun momento ottimale che non sia adesso.

Pensaci bene. Se ti impegni troverai sempre alcuni validi motivi per non occuparti di una determinata faccenda. Se si tratta di iniziare ad andare in palestra le scuse tipiche sono: aspetto il mese prossimo, aspetto che faccia più caldo o più freddo e così via.

Così accade che troppe persone non si preoccupano minimamente né di risparmiare (cosa fondamentale), né di imparare come investire al meglio i propri risparmi.
Nemmeno quelli che cercano di prevedere il futuro andamento dei mercati finanziari e 'stanno alla finestra' perché temono ribassi delle quotazioni hanno una scusa valida per non agire ora.

Se appartieni a questo genere di persone e se temi che le borse possano perdere nel prossimo futuro, investi in titoli di stato.
Se vuoi restare 'liquido' versa i tuoi soldi su un conto deposito. Al momento il conto vincolato di CheBanca rende il 2,50% lordo annuo. Meglio che tenere i soldi sul conto corrente ad un tasso ridicolo no?.

Leggi, informati e sappi che investire in modo corretto i tuoi risparmi è un aspetto fondamentale del tuo benessere futuro.

Se oggi ritieni che i tuoi soldi siano pochi per iniziare ad investire, cambia atteggiamento, perché probabilmente continuerai a mantenere la stessa condizione anche quando i tuoi risparmi saranno cresciuti.

Piccole somme accantonate nel tempo ed investite in modo corretto daranno delle grandi soddisfazioni.
Ti racconto una storia vera che ti farà comprendere l'importanza degli argomenti risparmio e investimenti.

Un mio caro amico lavora giorno e notte per accrescere il benessere della propria famiglia e poi lascia molte decine di migliaia di euro su un conto a tasso zero!! Per quanto ti possa sembrare assurdo, purtroppo è vero....
Se si occupasse da subito di investire al meglio quella somma, potrebbe ridurre gli straordinari per trascorrere più tempo con la propria famiglia. Io mi sono occupato di farglielo capire e di consigliarlo al meglio.

E tu, che cosa fai oggi per occuparti dei tuoi soldi in modo attivo?

Dedicato ai tuoi risparmi

giovedì 2 settembre 2010

La banca consulente finanziario? Ma non fatemi ridere....

Leggo spesso riviste specializzate in materia di investimenti,finanza e fondi di investimento. Da qualche tempo c'è un tema molto 'cool' che compare pressoché ovunque.

Prima di dirti qual è ti spiegherò che cos'è l'open architecture. Da qualche anno le banche hanno iniziato a vendere fondi gestiti da società terze, autonome rispetto all'istituto stesso. Così al Sanpaolo troverai i fondi Morgan Stanley oppure i Fidelity e così via.

Questo allargamento dell'offerta di fondi e servizi di investimento è senza dubbio un fatto positivo. Nessun gestore è bravo per sempre e nessun operatore è bravo ovunque.
La possibilità di spaziare tra diverse 'case' rappresenta in effetti un valore aggiunto per te.

I problemi che l'architettura aperta comporta però sono due:

1) è impossibile conoscere tutta l'offerta di investimenti finanziari disponibili 'a catalogo'.Così a fronte di un catalogo prodotti molto ampio, il tuo interlocutore bancario ti consiglierà sempre quei tre o quattro fondi di investimento che conosce meglio (e che sono più remunerativi per lui)

2) il servizio che ti sta offrendo, spacciato per consulenza, non è efficiente.
Qui viene il bello. Come ti dicevo all'inizio le banche stanno progettando dei servizi di consulenza, dicendo ai clienti: 'abbiamo i migliori prodotti', 'siamo indipendenti' e così via.

La realtà è però un'altra. La banca è un venditore multimarca che può collocare prodotti di società diverse, per cui le possibilità di scelta ricadranno sempre e comunque tra quelle possibili e convenienti per l'intermediario.

Nessuno ti dirà ad esempio di comprare gli ETF, nessuno ti proporrà di costruire un portafoglio prudente utilizzando i CCT e i BTP€i.

Il consulente bancario, al contrario, ti proporrà un fondo di investimento a basso rischio. Magari il migliore che lui ha, ma pur sempre un prodotto inefficiente perché troppo costoso.

In Italia il sistema finanziario è 'bancocentrico' nel senso che ruota intorno all'operatore creditizio. Alcune SIM di consulenza sono diventate banche per dare un'impressione di maggiore solidità agli occhi di te, cliente.

Mediolanum e Finanza e Futuro sono gli esempi classici.

Ma il dato di fondo resta lo stesso: operatori di emanazione bancaria non potranno MAI essere per te dei veri consulenti.

E poiché l'unica via di cui disponi per investire con saggezza è la tua formazione, continua a leggere e a studiare i 'prodotti' di persone che hanno le competenze per aiutarti e che stanno davvero dalla tua parte.

Dedicato ai tuoi risparmi

mercoledì 1 settembre 2010

I Nuovi CCT

Un aggiornamento veloce ma interessante.

Il vecchio meccanismo di indicizzazione delle cedole dei CCT va in pensione. Dallo scorso mese di luglio sono disponibili i nuovi CCTEu i cui interessi non sono più legati al rendimento dei BOT ma all'euribor.

A mio avviso è una novità interessante perché permette di evitare le distorsioni tipiche del mercato dei BOT. Una per tutte: nei momenti di particolare paura verso questo strumento si riversano fiumi di denaro con il risultato che i suoi rendimenti sono particolarmente bassi.

Il tasso Euribor, che è il parametro in base al quale le banche si prestano denaro tra loro, è molto meno influenzabile dalla cliente privata ed è quindi un parametro più efficiente.